lunedì 6 maggio 2013

la cartolina postale/James Douglas 1907



(…)“Come molte grandi invenzioni, la cartolina postale illustrata ha portato una rivoluzione silenziosa nelle nostre abitudini. Essa ci ha liberato con azione inavvertita dalla fatica dello scrivere lettere. Vive ancora chi può ricordare i giorni nei quali era considerato necessario e anche piacevole scrivere lettere agli amici. Tempo addietro quando si andava all’estero, si era costretti a dividersi dal paesaggio per scrivere laboriose descrizioni agli amici a casa. Adesso si può semplicemente comprare una cartolina illustrata ad ogni stazione, scarabocchiare poche parole a matita e imbucarla. Ciò aumenta i piaceri del viaggiare. Molti uomini nell’età degli epistolari non avevano il coraggio di affrontare il terrore del Grand Tour, perché sapevano che sarebbero stati obbligati a spendere molto del loro tempo nel descrivere quello che avevano visto o erano obbligati a vedere (…).  La cartolina è invero una missiva molto breve e non cerimoniosa. Non contiene né preamboli affettuosi né conclusioni rassicuranti. Comincia senza un preludio e finisce senza un commiato. La cartolina postale illustrata porta agli estremi la ruvidezza.”(...) (James Douglas)



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